Tortiglioni integrali con pesto rosso
Primi piatti
Per condire questi tortiglioni integrali caratterizzati dal deciso ed autentico gusto di grano e per la sua ottima tenuta in cottura abbiamo scelto un pesto mediterraneo realizzato con i pomodori secchi, i capperi, i pinoli e le olive nere. Una esplosione di gusto per un piatto perfetto per ogni stagione.
Ingredienti per 4 persone:
320 g. di tortiglioni di grano monococco
50 g. di pomodori secchi
40 g. di olive nere
40 g. di pinoli
20 g. di capperi
ricotta stagionata q. b.
olio evo
sale q. b.
pepe q. b.
Preparazione:
Preparare il pesto rosso. Tostare i pinoli in una padella antiaderente muovendoli continuamente. Metterli da parte. Dissalare i capperi. Sciacquare i pomodori secchi e sbollentarli per alcuni minuti in acqua. Sciacquarli ed asciugarli su carta assorbente. Frullare i pomodori secchi a pezzetti, i capperi, i due terzi dei pinoli tostati ed un cucchiaio di olio evo. Tagliare a rondelle le olive nere denocciolate.
Cuocere la pasta in abbondante acqua pochissimo salata. In una padella mettere il pesto rosso ed aggiungere 3-4 cucchiai di acqua di cottura della pasta. Mescolare bene.
Quando la pasta sarà al dente aggiungerla nella padella con il pesto e mantecare bene aggiungendo, al bisogno, ancora un poco di acqua di cottura della pasta. Impiattare aggiungendo la parte restante dei pinoli e una leggera grattugiata di ricotta stagionata.
Affettare lo speck e scottarlo in padella con pochissimo olio evo.
Cuocere i tortiglioni in abbondante acqua salata. Quando saranno ben al dente ed unirli al condimento dei funghi nella padella ove è già stato unito lo speck. Aggiungere alcuni cucchiai di acqua di cottura della pasta e mantecare bene aggiungendo un poco di parmigiano reggiano grattugiato. Impiattare aggiungendo un poco di prezzemolo tritato finemente.
La Pasta di Camerino Hammurabi - Tortiglioni
Hammurabi è una pasta prodotta con un grano antico della specie monococco, noto fin dall'antichità, e progenitore di tutti i grani selezionati dall’uomo nel corso della sua storia. Questo tipo di grano era già apprezzato fin dai tempi della Mesopotamia per le sue proprietà nutrizionali. Questa pasta integrale è prodotta con la tecnica del triplo impasto lento, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente a bassa temperatura. Questi procedimenti esaltano il gusto e le qualità del grano Hammurabi, proveniente da coltivazioni sostenibili e di filiera nei territori del Centro Italia (Marche, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia) e che rende la questa pasta eccezionale per il suo deciso ed autentico gusto di grano e per la sua ottima tenuta in cottura. E' inoltre una pasta altamente digeribile per il basso contenuto di glutine che si accompagna ad un alto contenuto di proteine (22%) e ad un grande apporto in termini di fibre e nutrienti.
'Sattel' Lago di Caldaro Scelto Alto Adige DOC - Cantina San Michele Appiano
L’uva di Schiava in purezza proviene dal vigneto "Sattel" in Alto Adige sulle colline fra Appiano e il lago di Caldaro lungo la Strada del Vino ove i terreni sono originati da depositi morenici. E' proprio questo territorio attorno al Lago di Caldaro che da secoli é considerato la più importante zona di coltivazione della Schiava motivo per cui i vini che qui vengono prodotti portano il nome di Lago di Caldaro.
Le uve sono vendemmiate a mano solitamente ad inizio ottobre e per garantire la miglior qualità, all’inizio della raccolta, sono vendemmiati solo i grappoli più maturi che sono vinificati separatamente (motivo per cui a fianco della denominazione di Lago di Caldaro troviamo anche il termine "scelto").
Le uve sono vendemmiate a mano solitamente ad inizio ottobre e per garantire la miglior qualità, all’inizio della raccolta, sono vendemmiati solo i grappoli più maturi che sono vinificati separatamente (motivo per cui a fianco della denominazione di Lago di Caldaro troviamo anche il termine "scelto").
La fermentazione é in acciaio. A seguire la fermentazione malolattica e l'affinamento é in parte in grandi botti di legno e in parte in tini d’acciaio.
Il risultato è un vino dal colore rosso rubino che all'olfatto ci propone sentori di viola, ciliegia e mandorla amara. Al gusto si presenta morbido, succoso e armonico. E' un vino versatile perfetto per accompagnare i piatti della cucina tirolese, ma anche piatti di carne in genere oppure paste condite con carni rosse e sughi anche importanti. Va servito leggermente fresco (12-14 °C) e può essere tranquillamente bevuto entro tre/quattro anni dalla vendemmia.
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