Passatelli al tartufo bianco
Primi piatti
I passatelli erano preparati nei mesi freddi mesi invernali e in particolare la domenica. La tradizione li vuole in brodo, che ti scaldava nelle fredde giornate invernali, ma oggi la ricetta è spesso reinterpretata come pasta asciutta, che però ha ugualmente origini antiche. Questa ricetta, per noié il miglior modo per gustare un primo piatto con il tartufo bianco, e sono cotti nel brodo e conditi con una leggera fonduta di grana e scaglie di profumatissimo tartufo bianco!
Ingredienti per 4 persone:
per i passatelli:
250 g. parmigiano reggiano grattugiato
250 g. pane grattugiato (non all'olio)
150 g. di farina 00
5 uova
1 grattugiata di noce moscata
10 g. di olio evo
sale q. b.
pepe q. b.
per il condimento:
100 g. di burro
50 ml. di latte
parmigiano reggiano grattugiato
40 g. di tartufo bianco
per la cottura dei passatelli:
brodo di carne

Preparazione:
In una ciotola miscelare il pangrattato, il parmigiano reggiano e la farina.
Aggiungere le uova, il sale, il pepe, una grattugiata di noce moscata e l'olio evo.
Lavorare l’impasto con le mani fino ad ottenere un composto piuttosto sodo. Avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo per circa un'ora.
Dividere il composto in piccoli pezzi e uno alla volta metterli nello schiacciapatate. Schiacciare con forza finché usciranno tanti cilindretti. Tagliarli con il coltello della lunghezza desiderata e adagiarli su carta da forno infarinata.
In una padella antiaderente mettere il latte ed il parmigiano reggiano grattugiato e far sciogliere a fuoco molto basso. Evitate comunque che il grana faccia filare la fonduta.
Nel frattempo pulire il tartufo bianco togliendo con un piccolo spazzolino la terra.
Preparare il brodo di carne, portarlo ad ebollizione e versare i passatelli. Mescolare delicatamente e lasciare cuocere i passatelli fino a che non saranno tornati a galla. Scolarli con l'aiuto di una ramina e posarli delicatamente nella fonduta alla quale avrete aggiunto il burro e fare insaporire per un minuto a fuoco lento e mescolare delicatamente.
Impiattare e grattugiare sopra il tartufo bianco a fettine sottili. Prima di degustare il piatto mescolare bene.
Il tartufo bianco pregiato o tartufo bianco d'Alba (Tuber magnatum Pico)

La gleba è bianca e giallo-grigiastra con piccolissime venature bianche. La superficie è liscia di colore giallo ocra o giallo-oliva, a volta anche grigio-verdastro. E' raccolto in molte zone d'italia nelle regioni di Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise generalmente vicino ad alcuni alberi quali il salice bianco, il pioppo bianco e nero, il tiglio, il carpino nero, la farnia, la rovere e la roverella. Ha profumo delicato e gradevole, superiore a qualsiasi altro tartufo e la sua maturazione e quindi il suo periodo di raccolta va da ottobre a dicembre avanzato e talvolta anche fino all'inizio di gennaio. Per conservarlo deve essere posto, senza lavarlo, in un vasetto di vetro chiuso dopo averlo avvolto in fogli di carta da cucina, da sostituire ogni 2 giorni. Il vasetto va conservato in frigorifero.

'Venti' Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante DOCG - Lodi Corazza

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