Spaghettoni alle erbe aromatiche
Primi piatti
Vi è venuta voglia di un piatto di pasta, ma il tempo é poco e volete comunque mangiare qualcosa di buono, eccovi una ricetta che può essere considerata un'ottima variante dei più classici e tradizionali spaghetti aglio, olio e peperoncino. Gli spaghettoni, sì spaghettoni, ma se non li avete vanno benissimo anche gli spaghetti, non troppo fini però. Gli spaghetti alle erbe aromatiche possono essere preparati in qualsiasi stagione dell’anno e li potete variare a seconda delle erbe aromatiche che coltivate sul balcone. Mettete comunque anche qualche pomodoro secco che esalteranno il sapore delle erbe aromatiche.
Ingredienti per 4 persone:
320 g. di spaghettoni
40 g. di pomodori secchi
40 g. di olive nere denocciolate
60 g. di mozzarella
olio evo
timo
rosmarino
origano
salvia
pangrattato q. b.
sale q. b.
pepe q. b.
Preparazione:
Ammorbidire i pomodori secchi in una ciotola con un poco di acqua calda. Quando si saranno ammorbiditi sgocciolarli e tagliarli a piccoli pezzetti. Sgocciolare le olive nere e tagliarle anch'esse a pezzetti.
Sciacquare nell'acqua le erbe aromatiche (salvia 8 foglie; 5 aghi di rosmarino; 1 piccolo rametto di timo; un pizzico di origano). Tritare finemente le erbe aromatiche e saltarle per un paio di minuti in padella con un filo di olio. Aggiungere i pomodori secchi e le olive nere. Continuare la cottura per un minuto.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Scolare la pasta, aggiungerla nella padella e amalgamarla con il condimento aggiungendo alcuni cucchiai di acqua di cottura ed, a fuoco spento qualche cubetto di mozzarella.
Impiattare ed aggiungere sulla pasta una spolverata di pangrattato tostato leggermente in padella e, con l'aggiunta, a fuoco spento, di una goccia di olio evo.
Spaghettoni Benedetto Cavalieri
Sono degli spaghettoni prodotti in un pastificio artigianale di Maglie in Puglia. La famiglia Cavalieri già dal 1800 era dedita alla coltivazione del grano duro nel centro della Puglia, ma è dal 1872 che Andrea Cavalieri, mettendo a frutto il patrimonio di esperienze nella coltivazione e molitura del grano duro, ereditate dal padre Benedetto Cavalieri inaugura nel 1918 il pastificio con il nome del padre lavorando il grano duro “fino selezionato” delle soleggiate colline di Puglia e Basilicata. Da quel giorno la parola d’ordine è la qualità che è raggiunta con un metodo di lavorazione che viene definito “delicato” per la prolungata impastatura, la lenta gramolatura, la pressatura e la trafilatura al bronzo seguite da una lenta essiccazione a bassa temperatura. Questo metodo di lavorazione consente di custodire il sapore tipico del grano ed assicura una consistenza assolutamente naturale e una grande permeabilità ai condimenti. Questo metodo di lavorazione garantisce anche la completa conservazione dei preziosi valori nutritivi del grano duro di buona qualità che viene utilizzato per la preparazione della pasta.
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