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Tortelloni di zucca con scaglie di grana e aceto balsamico - Fichicaramellati.it

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Tortelloni di zucca con scaglie di grana e aceto balsamico

Primi piatti
Molti luoghi si contendono la paternità dei tortelli, tortelloni, ravioli o cappellacci di zucca. Esistono sostanzialmente due modi per prepararli. Chi li prepara solo con  zucca e Parmigiano Reggiano, mentre in altri territori, come a Mantova il ripieno si arricchisce con l'aggiunta di mostarda mantovana e amaretti. E' un piatto comunque gradevolissimo ove il contrasto tra il dolce della zucca e la sapidità del parmigiano delizia il nostro palato. In questa ricetta li condiamo con burro fuso, scaglie di grana e aceto balsamico tradizionale ad aggiungere una straordinaria dolce acidità al piatto.
Ingredienti per 4 persone:

per il ripieno:
1.000 g. di zucca
300 g. di parmigiano reggiano stagionato almeno 24 mesi
noce moscata
1 uovo
sale q. b.
pepe q. b.

per la sfoglia:
300 g. di farina di grano tenero 00
3 uova

per il condimento:
80 g. di parmigiano reggiano stagionato almeno 30 mesi
burro q. b.
aceto balsamico tradizionale q. b.
Tortelloni di zucca con scaglie di grana e aceto balsamico
Preparazione:

per il ripieno:
Tagliare a fette spesse la zucca e privarla dei semi e delle fibre lasciando intatta la buccia. Mettere le fette di zucca nel forno preriscaldato a 180° e cuocere per circa 45 minuti o comunque fino a che non diventerà morbida. Quando la zucca sarà cotta toglierla dal forno ed estrarre la polpa dalla buccia. Togliere bene i filamenti e schiacciare la polpa aiutandosi con un passaverdura fino ad ottenere una pasta morbida e vellutata. Lasciarla riposare su un canovaccio in modo che perda il liquido in eccesso. Dopo che la zucca avrà perso parte del suo liquido metterla in una ciotola e unire l'uovo, il parmigiano, il sale, il pepe e grattugiare un poco di noce moscata. Amalgamare bene il tutto.

per la sfoglia:
Disporre la farina a fontana sul tagliere, rompere le uova al centro ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lasciare riposare l'impasto per almeno un’ora dopo averlo avvolto in una pellicola trasparente da cucina. Tirare con il mattarello l'impasto fino ad ottenere una sfoglia sottile (in alternativa potete utilizzare, per ottenere la sfoglia, una macchina per la pasta). Tagliare la sfoglia, con l'apposita rotella, a quadretti della dimensione desiderata. Mettere al centro dei quadretti un poco di ripieno, né troppo né troppo poco.  Chiudere i quadretti formando  dei  triangoli e  ripiegando poi i due vertici del triangolo unendoli esercitando una discreta pressione sui bordi con le dita per evitare che si aprano durante la cottura. Arrotolare la base del triangolo verso l'alto congiungendo le estremità ad anello avvolgendolo attorno al dito indice. Mettere i tortelli così ottenuti ad asciugare su di un canovaccio allineati avendo cura che non si tocchino uno con l'altro per evitare che si attacchino.

per il condimento:
Cuocere i tortelloni in una pentola con abbondante acqua salata. Calare i tortelloni, pochi per volta, quando l'acqua bolle, mescolate delicatamente. Cuocete per alcuni minuti mantenendoli "al dente", ma non troppo. Prelevare delicatamente i tortelloni cotti con un mestolo forato e, dopo averli ben scolati, tuffarli in una padella nella quale è stato fatto sciogliere un poco di burro. Amalgamare bene e impiattare mettendo sopra i tortelloni il burro fuso rimasto nella padella. Cospargere i tortelloni di scaglie di grana e versare omogeneamente un poco di aceto balsamico tradizionale.
Tortelloni di zucca con scaglie di grana e aceto balsamico
La storia del piatto

I cappellacci sono una delle varianti delle paste ripiene tipiche del Nord Italia. Il loro nome deriva dal termine in dialetto ferrarese 'cappelaz' che è il nome del tipico cappelli di paglia tipici dei contadini ferraresi, anche se altri ritengono che la parola sia una sorta di dispregiativo utilizzato per differenziare il piatto dai cappelletti emiliani fatti con ingredienti più ricchi. Le origini vengono fatte risalire all’epoca della corte estense, alla corte del Duca Alfonso II d’Este, nel Rinascimento. La prima testimonianza scritta della ricetta, risale al 1584, ad opera di Giovan Battista Rossetti, cuoco estense, che pubblica un ricettario chiamandoli “tortelli di zucca con il butirro”. Gli ingredienti sono fondamentalmente gli stessi della ricetta che si continua a fare oggi anche se, per venire incontro ai gusti dell'epoca, erano più speziati. Si aggiungevano varie spezie, come lo zenzero ed il pepe, che successivamente non sono più state utilizzate, ma che durante il rinascimento erano particolarmente apprezzate.
Il vino in abbinamento
Gewürztraminer o Traminer Aromatico Trentino DOC - Monfort

Questo Gewürztraminer è prodotto con uve coltivate nella zona collinare di Pergine Valsugana  in provincia di Trento ad altezze di oltre i 500 metri sul livello del mare su terreni argilloso porfirico. La vinificazione avviene con macerazione a freddo delle uve successiva alla diraspatura, vinificazione in bianco e fermentazione a temperatura controllata. Il vino subisce un breve affinamento in acciaio inox e successiva maturazione in bottiglia per qualche mese. Il risultato è un vino dal colore giallo paglierino tendente al dorato. All'olfatto si presenta intensamente aromatico e speziato ricorda la rosa e la pesca gialla, mentre al gusto si presenta caldo, morbido ed equilibrato con retrogusto persistente e grande corpo. E' ottimo per l'aperitivo, si accompagna benissimo ai crostacei, ai formaggi a pasta cotta, alle pietanze saporite, alle carni bianche e ai formaggi da fine pasto, ma anche ai piatti con una base dolce.
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