Spaghetti alle vongole (lupini)
Piatti di mare
Gli spaghetti alle vongole sono considerati ormai un piatto nazionale anche se sembra che l'origine sia quella napoletana ove si utilizzano le vongole veraci. Noi abbiamo utilizzato i lupini, o poveracce, come si chiamano in Romagna. Sono più piccole delle vongole veraci, ma saporitissime.
Ingredienti per 4 persone:
320 g. di spaghetti
1 kg. di vongole o lupini
1 spicchio di aglio
prezzemolo
olio evo
vino bianco
pepe nero q. b.
sale fino q. b.
sale grosso per le vongole q. b.
Preparazione:
Mettere i lupini (oppure le vongole) in un recipiente con acqua salata e lasciatele a bagno a spurgare per almeno un paio d'ore. Cambiare l'acqua ed aggiungete del ghiaccio e lasciatele così per un'ulteriore mezz'ora in modo da fare uscire le ultime impurità.
Scolare le vongole e metterle in una padella su fiamma viva con un poco di olio e un poco di aglio tritato finemente. Coprire la padella con il coperchio. Sfumare con vino bianco. Quando le vongole si saranno aperte spegnere il fuoco. Mettere da parte le vongole e colare il liquido di cottura filtrandolo con un colino a maglia fine per eliminare gli ultimi eventuali residui di sabbia.
In una padella fate soffriggere uno spicchio d'aglio in abbondante olio extravergine d'oliva, eliminate l'aglio quando è dorato. Versare il liquido di cottura delle vongole e aspettate che si addensi leggermente emulsionandolo. Aggiungere le vongole e spegnere.
Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente ed aggiungerli nella padella con le vongole ed il loro sugo. Dopo un paio di minuti spegnere il fuoco, aggiungere una manciata di prezzemolo tritato finemente e impiattare.
Lupini
I lupini sono dei molluschi che sono formati da due valve robuste di forma circolare e sono più stretti nella parte superiore e si allargano in quella inferiore. Il colore del guscio esterno è variabile e comunque striature grige, brunastre o azzurognole. All’interno, ogni valva è liscia e di solito ha un colore bianco, tendente al paglierino. Questi frutti si differenziano dalle vongole perché non hanno i sifoni, gli organi che fuoriescono dal guscio per potersi nutrire, respirare e avere contatti con l’esterno. Come riconoscere le vongole dai lupini? Le vongole sono caratterizzate da due lunghe antenne attaccate tra loro, che escono fuori dal guscio nella fase di pulizia. Nelle vongole veraci le due lunghe antenne visibili sono separate tra loro. Nei lupini invece vi sono le antenne. I lupini vivono prevalentemente in fondali sabbiosi e poco profondi e sono tipici dell'alto Mar Adriatico dove vengono pescati con particolari barche. I lupini hanno pochissime calorie: circa 80 per 100 grammi e sono ricchi di proteine e minerali quali il sodio, il fosforo, il selenio, il potassio, il ferro e il calcio ed anche di vitamina A. Una volta acquistati vanno consumati al più presto, il giorno stesso o al massimo il giorno successivo. I lupini che si acquistano oggi sono già puliti e comunque, per eliminarne i residui marini, è bene tenere i molluschi in acqua salata per almeno due o tre ore in modo che eliminino tutta la sabbia. Dopo due tre ore può essere aggiunta nell'acqua un poco di giaccio per terminare la pulizia. I lupini vanno consumarli cotti e per aprirli basta mettere in una padella un filo d’acqua e aspettare a fuoco lento che si cuociano, poi, possono essere impiegati in qualsiasi modo.
63. Spaghetti con le telline
Poiché si sentono ricordare spesso, come minestra asciutta di magro, anche gli spaghetti con le telline, mi converrà indicarveli, sebbene, a gusto mio, sia da preferirsi il riso. Se vi piace provarli, tritateli minuti per poterli portare alla bocca col cucchiaio e servitevi della ricetta n. 72 cuocendoli nell'acqua dove sono state schiuse le telline. Scolate l'acqua superflua, conditeli con quell'intingolo unito ad alquanto burro e parmigiano.
'Piras' Vermentino di Gallura DOCG - Cantina Gallura
'Piras' è un Vermentino di Gallura 100% che esprime bene il territorio di appartenenza e al vitigno. Nasce dai vigneti nelle campagne tra Luras e Calangianus dei soci della cooperativa. Sono terreni granitici di limitata profondità. Si tratta di terreni con sabbione granitico in degradazione, sciolto, acido, povero di sostanze nutritive e con una bassa ritenzione idricaca. Questi terreni sono capaci di conferire al vino una buona frescezza e mineralità. Le rese sono comprese tra i settanta e gli ottanta quintali per ettaro e la raccolta viene condotta manualmente al giusto grado di maturazione delle uve. La vinificazione è in bianco in contenitori di acciaio inox, a temperatura controllata, e una volta ottenuto il vino, matura in contenitori d’acciaio, sempre a temperatura controllata, per due mesi.
E' un vino di un bel colore giallo con leggeri riflessi verdognoli. All'olfatto è intenso, fruttato e floreale, mentre il gusto è fresco, secco, leggermente sapido e con un finale molto piacevole e persistente. Va servito fresco ad una temperatura di 9 - 11 °C. E' perfetto abbinato a frutti di mare, anche crudi, primi piatti di mare leggeri, crostacei, ma anche a carni bianche delicate.
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