Zibibbo
Vini
Lo Zibibbo (Moscato di Alessandria) è un vitigno a bacca bianca che viene per lo più coltivato in Sicilia ed anche, ma in minore quantità, in Calabria. Il nome deriva dal termine arabo "zabīb" a significare "uva passita" a ricordare come quest'uva viene vinificata. Questo vitigno è originario dell’Egitto e fu diffuso in tutta l’area Mediterranea prima dai Fenici e poi dai Romani. Dalla vinificazione delle uve Zibibbo si ottiene un vino di colore giallo paglierino tendente al dorato e all'ambrato, se le uve subiscono l'appassimento, che ha profumi molto intensi, aromatici, fruttati, speziati, con note di agrumi canditi e frutta secca. Al gusto esprime grande dolcezza e morbidezza, freschezza e sapidità, che regalano al vino ottima struttura, piacevole equilibrio ed una importante persistenza gusto-olfattiva. Oggi ha trovato una sua vocazione ideale in Sicilia e soprattutto a Pantelleria ove viene coltivato sui caratteristici terrazzamenti di origine araba, spesso con pendenze estreme, e dove la vite viene allevata al di sotto del livello del suolo, per riparare la pianta e i preziosi grappoli dai venti di scirocco e di greco levante che spirano frequentemente e e con impeto sull’isola. In questa assolata isola i grappoli vengono poi raccolti a sovramaturazione delle uve e, prima della pigiatura, vengono stesi ad asciugare su graticci di legno secondo una tecnica dalle origini antichissime. Questa tradizione dal 2014 fa parte del patrimonio Unesco ed è la prima pratica agricola ad ottenere questo prestigioso riconoscimento). e in altre aree della Sicilia. Lo Zibibbo oggi viene vinificato anche per la produzione di vini secchi e spumantizzati.
'L'Ecrù' Zibibbo passito IGT Sicilia - Firriato
L’Ecrù è un passito prodotto con uve di Zibibbo in purezza. Le uve sono coltivate nell'Agro di Trapani nella Tenuta di Borgo Guarini su terreni di medio impasto tendente all’argilloso esposti a Nord/Sud ad altitudini comprese tra i 250 ed i 400 metri s.l.m.. Le uve vengono raccolte in due vendemmie manuali distinte: nella prima decade di settembre vengono raccolti i grappoli più maturi destinati ad essere appassiti sui graticci. I grappoli restanti restano in vigna sino al raggiungimento di un grado di maturazione ottimale per la vendemmia tardiva. Per la vinificazione le uve della vendemmia tardiva sono pressate e la fermentazione é a temperatura controllata di 14-16 °C per circa quattro settimane. Le restanti uve dopo l'appassimento vengono sgrappolate a mano e poste in infusione nel vino della vendemmia tardiva. Il risultato è un vino passito dal colore giallo dorato intenso tendente all’ambra che all'olfatto evidenzia profumi di miele di zagara, scorze d’arancia candite, fichi secchi, datteri, pesca gialla con sentori delle erbe mediterranee uniti in armonia con sentori di spezie orientali. Al gusto è un dolce, equilibrato, non stucchevole, e mai invadente, avvolgente ed elegante per persistenza finale in cui si ritrovano i sentori fruttati e speziati percepiti all’olfatto. E' un passito perfetto per accompagnare la pasticceria secca, i dolci siciliani, ma è ottimo anche in abbinamento con i formaggi erborinati.