Schiava
Vini
Lo Schiava è un vitigno rosso molto coltivato nel Sudtirolo ove è sempre stato il vino "quotidiano", leggero e di grande beva. Oggi con il controllo delle quantità prodotte si assiste ad un notevole incremento qualitativo ed infatti ancora oggi in Alto Adige lo Schiava è molto coltivato in vari cloni. I vini prodotti con lo Schiava restano comunque vino di solito leggeri e fini e di una certa aromaticità, dai profumi delicati accompagnati da aromi di frutta e un caratteristico finale di mandorle amare. In bocca hanno un corpo medio e sono ancora fruttati con la prevalenza degli aromi dei frutti rossi. Sono solitamente vini adatti ad accompagnare i piatti tipici tirolesi, in particolare antipasti con lo speck e gli affettati, i taglieri di formaggi non troppo stagionati, piatti di pasta anche ripiena e carni bianche. Oggi questo vitigno fa parte dei disciplinari delle denominazioni DOC Caldaro o Lago di Caldaro e Alto Adige, nelle sotto-denominazioni Santa Maddalena, Colli di Bolzano, Merano, Schiava dell'Alto Adige e Schiava grigia dell'Alto Adige.
Alto Adige Schiava DOC - Elena Walch

Il risultato è un vino dal colore rosso rubino brillante che all'olfatto evidenzia piacevoli sentori di mandorla amara. In bocca si presenta, di media struttura, beverino con tannini varietali appena percettibili. perfetto per piatti di affettati misti e/o formaggi (non piccanti), ma anche per piatti mediterranei in genere e per accompagnare piatti di pasta ricchi ed anche antipasti. Va bevuto entro quattro anni dalla vendemmi alla temperatura di 12-14 °C.
'Sòfi' Vigneti delle Dolomiti Schiava IGT - Franz Haas

'Sattel' Lago di Caldaro Scelto Alto Adige DOC - Cantina San Michele Appiano

Le uve sono vendemmiate a mano solitamente ad inizio ottobre e per garantire la miglior qualità, all’inizio della raccolta, sono vendemmiati solo i grappoli più maturi che sono vinificati separatamente (motivo per cui a fianco della denominazione di Lago di Caldaro troviamo anche il termine "scelto").
La fermentazione é in acciaio. A seguire la fermentazione malolattica e l'affinamento é in parte in grandi botti di legno e in parte in tini d’acciaio.
Il risultato è un vino dal colore rosso rubino che all'olfatto ci propone sentori di viola, ciliegia e mandorla amara. Al gusto si presenta morbido, succoso e armonico. E' un vino versatile perfetto per accompagnare i piatti della cucina tirolese, ma anche piatti di carne in genere oppure paste condite con carni rosse e sughi anche importanti. Va servito leggermente fresco (12-14 °C) e può essere tranquillamente bevuto entro tre/quattro anni dalla vendemmia.






