Prosecco
Vini
Il "Conegliano Valdobbiadene - Prosecco" o "Conegliano - Prosecco" o "Valdobbiadene - Prosecco" sono le denominazioni consentite per i vini prodotti esclusivamente nelle colline venete di Conegliano Valdobbiadene, nel territorio collinare dei comuni di Conegliano, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Miane, Vidor e, ovviamente, Valdobbiadene. Possono essere prodotti in tre sostanziali tipologie: il Prosecco Superiore è uno spumante DOCG; il Prosecco frizzante e il vino tranquillo Prosecco (versione meno conosciuta che costituisce una vera e propria nicchia e che si ottiene dai vigneti più fitti e poco produttivi le cui uve vengono vendemmiate ben mature).
Questi vini sono prodotti principalmente con le uve del vitigno Glera e possono concorrere altre uve per un massimo del 15% le uve, da sole o congiuntamente, di Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga. Alcuni vini destinati alla pratica tradizionale prevista dal disciplinare della DOCG possono utilizzare anche uve provenienti dai vitigni Pinot bianco, Pinot nero, Pinot grigio e Chardonnay, presi da soli o congiuntamente.
Lo spumante Conegliano Valdobbiadene, il prodotto certamente più diffuso, si può degustare nelle versioni Brut, Extra Dry e Dry, che si distinguono per il residuo zuccherino nel prottotto. Esiste poi la versione "Rive" che, nel dialetto locale, indica i pendii delle colline più scoscesi a significare che questa tipologia di Prosecco è prodotta dai vigneti più ripidi e vocati con una serie di limitazioni: le uve provengono da un unico Comune o da una frazione di esso; la resa per ettaro è inferiore; le uve vengono raccolte esclusivamente a mano e viene sempre indicata in etichetta l'annualità della vendemmia.
Per concludere è prevista la tipologia di "Cartizze" che significa che le uve provengono da una piccolissima sottozona del Prosecco di soli 107 ettari di vigneto compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene.
Recentemente e stata istituita una zona di produzione del Prosecco Doc comprende le 9 provincie Veneto-Friulane (Belluno, Gorizia, Padova, Pordenone, Treviso, Trieste, Udine, Venezia e Vicenza) dove già era autorizzata la coltivazione del vitigno prosecco e vengono sostituite le Igt esistenti (Prosecco Colli Trevigiani, Prosecco Marca trevigiana, Prosecco del Veneto, Prosecco Alto Livenza, Prosecco delle Venezie) che vengono unificate in un unico territorio di produzione. la nuova Doc prevede, nell’assemblaggio delle uve, un minimo dell’85% di varietà Glera, ed un massimo del 15% di varietà minori di Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio e Pinot nero (vinificato in bianco). Anche per la DOC viene prevista la tipologia spumante, frizzante e tranquillo.
Con modifica del disciplinare dell'anno 2020 a partire dalle uve dell'annata 2019 è prevista anche la tipologia di “Prosecco” spumante rosé ove il quantitativo complementare del 10-15% di Pinot nero (vinificato in rosso) può essere aggiunto, per ottenere la tipologia rosata, al vino base ottenuto da uve del vitigno Glera.
'Fagher' Prosecco di Valdobbiadene Brut DOCG - Le Colture

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Extra Dry - Val D'Oca

Il risultato è un vino con un colore scarico e con un perlage fine e persistente. All’olfatto gli aromi sono intensi, desiso è il sentore di mela golden con lievi sentori floreali. Al gusto è fresco, piacevo, di buona e bilanciata acidità, morbido e leggermente sapido. Prevale quindi in bocca una sensazione di piacevolezza armonica e finezza. E' un vino che ovviamente si presta benissimo per gli aperitivi, ma si abbina bene anche ad antipasti leggeri, a primi piatti leggeri, alle zuppe, ai piatti a base di verdure fresche e non troppo cucinate ed ovviamente ai piatti di pesce in genere. Buono anche per accompagnare le carni bianche. Va servito alla temperatura di 6 - 8 °C e deve essere bevuto entro due anni dalla vendemmia.
